Una delle qualità più importanti per un leader è quella di “ispirare”: far nascere, cioè, un sentimento nell’animo altrui. Riuscire a diventare leader di qualcuno non è semplice. Molti lo diventano grazie a particolari doti di motivatore, altri grazie al “dono dell’eloquenza”, altri per abilità fuori dal comune.
Gianni no; Gianni è diventato un leader senza poteri magici o doti particolari. E senza urlare.
Gianni Taraborelli nasce il 6 Febbraio del ’77 e le sue qualità di “leader silenzioso” si iniziano ad intravedere già ad un anno dalla nascita. Un brutto incidente lo costringe a fare i conti, per la prima volta, con paroloni difficili come diagnosi, cliniche, specialisti, neurologia.
Ma il nostro non si perde d’animo e inizia da subito ad affinare una tecnica sopraffina che spiazza tutti: Gianni ride e grida FORZA ROMA lo stesso!
Centro riabilitativo, tre volte alla settimana con alzataccia alle quattro del mattino, da Trevi nel Lazio fino alla capitale. Gianni ride e grida “FORZA ROMA!” lo stesso.
Non ci sono sostegni per la scuola elementare, bisogna pagarsi tutto a spese proprie. Gianni ride e grida “FORZA ROMA!” lo stesso.
Al centro pomeridiano non viene accettato, “non ha i requisiti”. Che? Vabbè. Gianni ride e grida “FORZA ROMA!” lo stesso.
Gianni è un leader, e i leader, poi, trovano sempre il modo di far girare le cose nel senso giusto. Le scuole superiori segnano un momento di svolta. Trova, nell’Istituto Alberghiero di Fiuggi (FR), uno spazio ideale per far valere la sua leadership. In poco tempo si fa amare da tutti i suoi insegnanti, compagni, da tutto l’istituto, da tutta la città, grazie anche a quel nomignolo che ancora oggi si porta dietro: Balbo.
Abel Balbo venne acquistato dalla Roma nel ’93 sotto la guida di Carletto Mazzone. Totti era ancora un “pupetto”. L’acquisto non fu proprio di quelli da copertina dei quotidiani: era sì un buon attaccante, ma senza doti eccezionali e non aveva nemmeno (apparentemente) il carisma del leader. Balbo, la leadership della squadra, la conquistò in silenzio. Segnò ottanta gol con la maglia giallorossa e anche lui, come il nostro Gianni, lasciò un segno. Ancora oggi è amato e ricordato da tutti; tifosi, ex compagni, città.
Oggi Gianni è il leader indiscusso del nostro polo artistico “La lampada di Aladino”. Sempre presente, sempre motivato, sempre in prima fila quando si tratta di mettersi in gioco, di lanciarsi in nuove esperienze, nuove avventure. Non si fa in tempo a chiedere: “Chi vuole provare?” Che lo trovi con quel ditino alzato, prima ancora che finisca la domanda. Magari la richiesta è assurda, tipo impiastricciarsi il viso con un colorante per fare scena in una bizzarra coreografia. Gianni accetta, senza paura. Per questo è un leader: perché trascina, anima, motiva e… ride. Ride sempre, anche quando, qualche anno fa, un cane lupo credette, aggredendolo, di poterglielo scolorire, quel sorriso. Si fa quaranta giorni di ospedale in prognosi riservata.
Ma Gianni ride. Ride e grida “Forza Roma” lo stesso.
Gianni è un ragazzo eccezionale, seguito costantemente da una famiglia eccezionale.
Si dovrebbe prendere esempio da lui quando ci abbattiamo per cose futili.
È la giusta rappresentazione di come si dovrebbe affrontare la vita.
Dona amore senza condizioni e rispetta il prossimo con l’educazione che gli è stata impartita.
SEI UN GRANDE GIANNI…e te lo dice una laziale 😊
Gianni è il mio amore anche se io laziale lui romanista ,qualche volta lo prendo in giro strilla si incavola ,ma poi gli chiedo un bacetto sorride e me lo da . Gianni è meraviglioso
Ho il piacere di conoscerlo perchè sono di Trevi come lui e perchè conosco i suoi genitori. Quello che ho appena letto lo immaginavo già,anzi lo sapevo perchè spesso l’ho sentito gridare “Forza Roma”. Mi sfuggiva il suo soprannome “Balbo” in onore di quel grandissimo Campione Abel(sul campo si muoveva da gazzella e sotto porta la buttava dentro da leone). L’Abel centravanti giallorosso ho avuto il piacere di conoscerlo personalmente,un gentiluomo con una educazione fuori dal comune,discreto quando parlava(sembrava volesse parlare sottovoce per non disturbare). Ancora oggi ho piacere a vederlo in qualche trasmissione sportiva RAI(sempre uguale,leader indiscusso di quel periodo mazzoniano…). Ho tanta ammirazione per lui e ora che so che Gianni ha il suo soprannome,provo ancora più affetto per entrambi.
Per questa sera,ho appena inviato a mia nipote Sofia,figlia del mio Massimo(grande romanista) su whatsapp questo sms: “Ciao stella di nonno,incrociamo le dita per stasera: ai giocatori e a Mou in mano….la STORIA!!!! Speriamo di…poterla toccare. Forza MAGICAAAAAA”. Sono certo che anche Gianni apprezzerà.
Un caloroso abbraccio tra ROMANISTI,carissimo Gianni.
Con affetto.
Gigi Mari
Solo tvbene da morire a domattina angioletto come tutte le mattine❤❤❤❤❤
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Gianni è un grande 😘❤️